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Autrice del mese: Silvia Alonso



La rubrica dell’autrice del mese oggi vede un’autrice emergente: Silvia Alonso, autrice dello Zoo Arcobaleno. Una persona che fin da piccola sapeva chi fosse e cosa volesse dalla vita; da sempre sapeva che voleva fare l’artista. La sua immagine mentale della Silvia adulta era un’artista un po’ sopra le righe che si immergeva nei libri e componeva poesie. Forse questo piccolo sogno da bambina è poi rimasto nascosto nel cassetto, ma la implorava di uscire, il cassetto voleva essere aperto. Dopo dieci anni di avvocatura ha deciso di aprire il cassetto e tornare a sognare con gli occhi della bambina artista di quando era piccola. Forse è anche questo il bello della sua scrittura e quello che le permette di scrivere testi che facciano sognare i più piccini.

Oggi, da mamma e scrittrice, è una delle poche persone che ha avuto il coraggio di prendere in mano il suo sogno e coltivarlo.


Dopo aver letto il suo libro volevo dedicare un piccolo spazio anche a lei, e ho avuto il piacere di poterle fare questa intervista.


Dovendo riassumere Lo Zoo Arcobaleno in poche parole, cosa diresti?


Per me sono favole di nuova generazione, che fanno da PONTE tra la tradizione classica e una nuova sensibilità poetica alla Sepulveda, facendosi veicolo di messaggi nuovi. Amicizia collaborazione e avventura con pizzico di magia.


Quando e perché hai deciso di scrivere queste storie?


Le ho scritte come se le avessi “dentro” da sempre. La mia bambina interiore desiderava esprimere ritornare nel fantastico mondo delle meraviglie, dove gli animali parlano e si fanno portavoce di nuove verità: C’è l’esigenza di adattare anche le favole a un nuovo modo di sentire il “tutto”, un mondo come quello di Alice di Carroll dove la natura parla, ma aggiungendo leggende e miti che sono andati perduti.



Perché hai cominciato a scrivere? Qual è il tuo rapporto con la scrittura?


Scrivo da sempre, come se fosse la cosa più naturale che mi venga, assieme alla danza. Solo che da bambina e da ragazza componevo poesie, oggi quella musicalità delle parole e quelle immagini visuali sono portate all’interno di storie che, scavando nelle psiche dei personaggi, diventano romanzi.


Quali sono i tuoi generi preferiti? Sei una lettrice classica affezionata al cartaceo o una moderna sostenitrice dell’ebook?


Ho sempre letto un po’ di tutto, ma prediligo la narrativa. Certamente amo i gialli e i thriller storici ma anche la narrativa intimista e il realismo magico, quasi favolistico. Così come ogni tanto mi immergo nella mitologia. I fantasy meno per il fatto che ormai sono troppo lunghi e mi perdo.


Diffidavo dell’ebook fino a quando non ho scoperto le enormi potenzialità per una divoratrice seriale di libri curiosa insaziabile come sono io. Con l’ebook puoi portare con te un’infinità di libri. Meglio ancora Kindle Unlimited: che invenzione! Il Limite forse sta nel fatto che ci si addentra un po’ meno nella lettura perché si è forse distratti dalla quantità delle proposte narrative.


Ho avuto il piacere di rileggere questa intervista e scoprire la persona che sta dietro il libro che ho letto qualche giorno fa. Quando leggete, ricordatevi sempre che è importante scoprire chi l'autore sia, che questo sia famoso o meno, ci aiuta a leggere al meglio le pagine dei suoi libri.


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