L'Ombra del Vento - Un libro Proibito?
Aggiornamento: 22 gen
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐
Tempo di Lettura: 4h 1/2
Stile: Romanzo Storico/Thriller
Consigliato: a chi ama i romanzi storici ricchi di mistero e avventura.
Oggi vi porto a Barcellona, nel 1945, apriamo la prima pagina di un romanzo di Carlos Luiz Zafòn, intitolato L'ombra del vento. Ho avuto modo di leggere questo romanzo che mi è stato prestato quasi per gioco, una sfida di lettura: "leggilo e dimmi se vale la pena". Ho colto al volo l'occasione di leggere un romanzo storico intrigante e misterioso, che però, non è per tutti.
Se pensate che si possano trovare descrizioni dettagliate della città, che i protagonisti passeggino nella "Rambla franchista" e l'autore vi faccia assaporare ogni angolo della Barcellona del 1945, non è proprio questo il caso, vedremo a fine recensione nel dettaglio gli scorci di Barcellona accennati nel libro, e che ho voluto, per conto mio, approfondire per comprenderne meglio l'ambientazione. La città, comunque, è descritta come spenta, grigia, immersa costantemente in una nebbia che simboleggia anche l’oppressione politica, ma nulla di più.
In ogni caso, il romanzo, nonostante la povertà nelle descrizioni urbane, non perde di certo il suo fascino! Per chi ama il mistero, la magia della lettura e gli intrighi personali, leggete fino alla fine, potrebbe venirvi voglia di divorare tutte le 406 pagine del romanzo.
Daniel è il nostro protagonista, è la nostra voce narrante ed è appassionato di libri,e vorrebbe addirittura diventare scrittore; ci prende per mano nel racconto e ci porta nei suoi pensieri alla scoperta di un mondo dispotico devastato dalla guerra e dal franchismo.
La cosa che già da pagina 20 mi ha fatto ragionare e amare questo romanzo è stata la frase: "e cosa fanno dei libri se non leggerli?" A quel punto l'interlocutore di Daniel prende in mano un accendino, lascia prendere il sopravvento alla fiamma e con fare quasi scontato dice: "bruciarli".
Chi ha letto Fahrenheit 451 e ha potuto ragionare con me nel mio podcast, sa quanto quel romanzo mi abbia colpito, e questo richiamo alla trama di Ray Bradbury mi ha permesso di ragionare sul significato di "libro" che Daniel in questa storia vuole dare.
Il nostro protagonista entra in contatto (figurato (almeno per ora?) tramite la lettura di un libro) con Julian Carax, che sarà il nostro uomo del mistero, autore di una serie di libri misteriosi, maledetti e proibiti. Ray Bradbury? Sei tu? 😜 In ogni caso, tutto ruota attorno a questo: il romanzo (proibito) che Daniel ha in mano e vorrebbe salvaguardare dai piromani franchisti.
Otto anni fa il ritrovamento del romanzo di Carax, nascosto nel cimitero dei libri proibiti, ha permesso a Daniel di intraprendere l'avventura alla ricerca della donna che lo aveva nascosto; questo per comprendere il mistero che si cela dietro al testo nonché dietro la necessità di nasconderlo per impedirne il ritrovamento.
Nelle vicende che incorniciano il mistero dei libri, ho sentito l'eco di Marcello Simoni, e del suo "Mercante di libri Maledetti". In un saliscendi di emozioni Daniel si addentra alla scoperta della vita di Carax, al motivo della sua fuga da Barcellona, il ritorno e il misterioso omicidio nelle vie della città.
Verso metà romanzo si perde un po' l'aspetto storico del libro e resta vivo il mistero e la ricerca dello scrittore proibito. Nello scoprire la vita di Carax entriamo in contatto con una sorta di romanzo epistolare, leggiamo le lettere tra lui e la donna amata, sua futura sposa. C'è però qualcosa che non quadra in tutta la sua vicenda...
Ovviamente non può non mancare un antagonista in una storia che si rispetti. Laín Coubert: la voce del diavolo; colui che vuole rubare i testi di Carax per bruciarli.
Tutta la vicenda prende una piega inaspettata nella seconda metà del libro e le ultime pagine le si legge col fiato sospeso.
In conclusione: una maledizione, un mistero, una vicenda sepolta, quella di Carax, che tale doveva rimanere. Sullo sfondo una Barcellona movimentata dal decennio post guerra, come già vi dicevo viene descritta poco. Udite udite amanti di Parigi, viene anche citata la "Ville Lumière", in quanto qui aleggia parte del mistero che ruota attorno alla figura dello scrittore proibito.
Sicuramente questo romanzo è stato una piacevole scoperta, in linea con le mie letture preferite, come anche l'autore; e a chi mi ha permesso di entrare in contatto con questo libro posso solo dire: grazie!
Leggiamo tra le righe...
Qual è il significato del romanzo? Intanto (spoiler) mi è piaciuto molto che il titolo dato al romanzo sia lo stesso che presumibilmente Carax ha dato al suo libro proibito, e se stessimo leggendo noi stessi il libro proibito di Carax? Ci avete pensato? Non scappate anche voi a Parigi adesso...non ci sono pericoli 😜. Se però volete scappare a Parigi a prescindere, preparo la valigia e vengo con voi!
In ogni caso, ritengo che il tema cruciale del romanzo, e su cui riflettere, sia l'attrazione verso l'ignoto, verso ciò che è misterioso, oscuro e che spesso ci porta a "ficcare il naso" in situazioni che non ci competono, che non dovremmo scoprire.
Per quanto tutti diciamo di non essere curiosi, l'uomo è curioso di indole, è ciò che ci tiene vivi. Non obbligatoriamente dobbiamo essere curiosi e impicciarci della vita altrui, la curiosità ha molte sfaccettature; nel caso di Daniel, però, parliamo di una curiosità portata ai limiti. Il nostro protagonista si spinge troppo oltre, e questo lo porta a cercare di risolvere un mistero impossibile. A fine romanzo (spoiler) tutto gli verrà mostrato grazie a un diario scritto da Nuria (solo chi ha letto il libro può capire l'intricata rete attorno a questa donna). Personalmente avrei preferito, piuttosto, un secondo tomo con un ulteriore sviluppo della vicenda. Ridurre la vita di Carax e la spiegazione di tutto ciò che ha fatto in poco meno di 50 pagine mi è sembrato riduttivo. Ma come sempre, è solo la mia opinione, che non deve assolutamente influenzarvi nella lettura di questo capolavoro!
Barcellona...
Il Cimitero dei Libri Dimenticati è chiaramente il luogo più importante del romanzo, e anche della tetralogia di cui questo libro fa parte. È un luogo nato dalla penna dell'autore, un luogo di fantasia che però idealmente si troverebbe a Carrer de l'Arc del Teatre, un vicolo minuscolo del Raval.
Ci spostiamo poi alla libreria di Daniel e di suo padre: Calle Santa Ana.
Daniel incontra Gustavo Barcelò in Calle Montsiò, al quale chiede informazioni su L'ombra del vento di Carax.
Plaça Reial è invece il luogo dove Daniel si reca per leggere libri a Clara, la bellissima nipote di Don Gustavo Barcelò, della quale si è innamorato.
Gli altri dettagli, gli altri angoli di città vanno un po' immaginati, vanno vissuti nella fantasia di Daniel.
Vi consiglio la lettura?
Assolutamente si! Come sempre tenendo a mente il genere di cui si tratta!
Buona lettura!
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