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Una macchina da scrivere gigante a Roma

Un Candore alle spalle del Colosseo, una luce bianca che si erge davanti a Piazza della Vittoria, è il Vittoriano, o Altare della patria, che da sempre ho ammirato da fuori e grazie ai musei gratuiti della prima domenica del mese ho potuto visitare!



Pillole di Storia


L'Altare della Patria, noto anche come Vittoriano, è un monumento situato a Roma, in Piazza Venezia. La sua costruzione iniziò nel 1885 e fu completata nel 1925. Il monumento fu ideato per celebrare la nascita dell'unità d'Italia e per onorare il re Vittorio Emanuele II, che fu il primo sovrano del nuovo Stato unitario. La progettazione dell'Altare della Patria fu affidata all'architetto Giuseppe Sacconi, che vinse il concorso indetto per la realizzazione del monumento.


Il Vittoriano è un monumento di grande imponenza, caratterizzato da una grande scalinata monumentale, che porta alla terrazza panoramica dalla quale si può ammirare il Colosseo e l'intero centro storico di Roma. La facciata del monumento è ricoperta di marmo bianco e presenta numerose decorazioni in bronzo, tra cui statue, bassorilievi e gruppi scultorei.


Nel corso della sua storia, l'Altare della Patria ha subito diverse modifiche e restauri, tra cui l'aggiunta della tomba del Milite Ignoto, il soldato sconosciuto, nel 1921. Nel 1946, con la fine della monarchia e la nascita della Repubblica italiana, il Vittoriano divenne un monumento a carattere nazionale, dedicato alla memoria dei caduti di tutte le guerre e a simbolo dell'unità e dell'identità nazionale italiana.



Da monumento a museo


Il Museo del Risorgimento Italiano, ospitato all'interno dell'Altare della Patria (o Vittoriano) a Roma, è uno dei musei più importanti della città e dell'intero Paese. Il museo raccoglie documenti, oggetti, uniformi, armi, dipinti, fotografie e altre testimonianze legate alla storia dell'unificazione italiana e del Risorgimento, il movimento che portò alla nascita dell'Italia come Stato unitario.


Il museo è suddiviso in diverse sezioni tematiche, che permettono di ricostruire in maniera dettagliata gli eventi che portarono all'unificazione dell'Italia nel XIX secolo. Tra le sezioni più interessanti, vi è quella dedicata alla figura di Giuseppe Garibaldi, uno dei protagonisti del Risorgimento, e quella che ricostruisce le vicende legate alla nascita del Regno d'Italia nel 1861.



Il percorso espositivo del museo si sviluppa su diverse sale, che ospitano reperti e oggetti di grande valore storico e artistico. Tra i pezzi più importanti, vi sono la camicia rossa indossata da Garibaldi durante la spedizione dei Mille, il famoso corpo di spedizione che contribuì alla liberazione del Sud Italia dall'occupazione borbonica nel 1860, e la divisa indossata da Vittorio Emanuele II durante l'ingresso a Roma nel 1870, che segnò la fine del potere temporale dei Papi e l'annessione di Roma al Regno d'Italia.



Il Museo del Risorgimento Italiano è un luogo di grande importanza culturale e storica, che permette di conoscere da vicino la storia dell'unificazione italiana e del movimento che portò alla nascita dell'Italia come Stato unitario. Il museo è situato in una posizione privilegiata, all'interno dell'Altare della Patria, uno dei monumenti più visitati di Roma, e rappresenta una tappa obbligatoria per tutti coloro che vogliono approfondire la conoscenza della storia e dell'identità nazionale italiana.


Devo dire che è un museo poco conosciuto, tant’è che se noi non entravamo nel Vittoriano non penso avremo mai avuto il piacere di vedere questo bellissimo museo!


Chi è il milite ignoto?


Ovviamente sto scherzando! Anche se questa domanda una volta mi è stata fatta durante un tour di Roma!

La storia del Milite Ignoto, o Soldato Sconosciuto, ha le sue origini nella prima guerra mondiale. Con lo scoppio del conflitto nel 1914, i combattimenti si prolungarono per anni e causarono la morte di milioni di soldati in tutta Europa. Alla fine della guerra, molti paesi decisero di commemorare i propri caduti con monumenti e tombe collettive, ma ci fu anche l'idea di rendere omaggio a tutti i soldati morti in guerra, senza distinzione di nazionalità o di grado. Fu così che nel 1920 la Francia decise di scegliere un soldato sconosciuto, tra i corpi non identificati di un cimitero militare vicino a Parigi, per seppellirlo con tutti gli onori sotto l'Arco di Trionfo.

La scelta del soldato fu fatta con un gesto simbolico e carico di significato: rappresentava tutti i caduti, senza distinzione di nazionalità, classe sociale o religione. Inoltre, la tomba del Milite Ignoto divenne un luogo di pellegrinaggio per tutti coloro che volevano rendere omaggio ai propri cari caduti in guerra.

Anche in Italia si decise di onorare un soldato sconosciuto con una tomba monumentale, che sarebbe stata collocata nell'Altare della Patria, a Roma. Nel 1921, un soldato italiano, scelto casualmente tra i corpi non identificati di un cimitero militare, fu sepolto con tutti gli onori nella cripta dell'Altare della Patria.

La tomba del Milite Ignoto divenne subito un simbolo dell'identità nazionale italiana e della memoria dei caduti di tutte le guerre. Oggi, la tomba del Milite Ignoto è ancora un luogo di grande importanza simbolica per gli italiani e per tutti coloro che vogliono ricordare i caduti della guerra e i sacrifici che hanno permesso di costruire la pace e l'unità dell'Europa.


E tu lo sapevi?


Una cosa che forse non tutti sanno sull'Altare della Patria (o Vittoriano) a Roma è che la sua costruzione fu molto controversa e oggetto di aspre critiche all'epoca. Infatti, molti artisti e intellettuali dell'epoca si opposero alla costruzione dell'edificio, giudicandolo un simbolo del potere oppressivo dello Stato e un'offesa alla bellezza della città di Roma.

In particolare, il grande architetto e urbanista romano Giuseppe Sacconi, che fu l'autore del progetto dell'Altare della Patria, dovette subire numerose critiche e attacchi alla sua reputazione durante i lavori di costruzione dell'edificio. Inoltre, la realizzazione del monumento richiese un'enorme quantità di denaro pubblico, suscitando le proteste di molti cittadini che ritenevano che quei fondi avrebbero potuto essere impiegati per altre necessità sociali.



Sicuramente questo è un monumento che vale la pena di vedere e se avete la fortuna di vederlo gratuitamente tanto meglio!

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